La patologia delle adenoidi e delle tonsille palatine
Le
adenoidi e le tonsille palatine appartengono alla struttura dell'anello
linfatico del Waldayer, le prime localizzate nella parte posteriore del naso, a
ridosso della volta dell'epifaringe, le seconde localizzate nella parte
posteriore della bocca, in corrispondenza dell'istmo delle fauci, punto di
passaggio in orofaringe. Tali strutture sono costituite da tessuto
linforeticolare, il quale contribuisce alla acquisizione della risposta
immunologica nei bambini.
Le tonsille
palatine e le adenoidi vanno incontro nei bambini a fisiologici fenomeni di
iperplasia, ovvero di aumento di volume, proprio per via della loro funzione
fisiologica. In alcuni casi si siviluppa una ipertrofia adenoidea o
adenotonsillare tale da ostruire completamente il passaggio dell'aria attraverso
il naso. Il bimbo presenterà rinorrea subcontinua, respirazione orale
vicariante, russamento, difficoltà ad alimentarsi, otiti ricorrenti. In altri
casi, in presenza ma anche in assenza della suddetta sintomatologia, il bambino,
specialmente tra i 2-3 anni ai 6-7 anni di età, presenta frequenti episodi di
faringotonsillite batterica, caratterizzati da febbre alta, dolore alla
deglutizione ed adenopatie laterocervicali.
Il ruolo
dello specialista otorinolaringoiatra è fondamentale in presenza di
problematiche di questo tipo. Lo studio accurato dell'anamnesi, del quadro
obiettivo otoscopico, orofaringeo e rinofaringeo, la cui unica metodica di
valutazione oggettiva è rappresentata dalla rinofibroscopia o endoscopia nasale,
unitamente alla valutazione dell'andamento clinico, consentono il corretto
inquadramento dell'iter terapeutico più appropriato, di tipo medico o
chirurgico, in modo da evitare di esporre il bambino a possibili complicanze.
Nell'adulto
le problematiche riguardano principalmente le faringotonsilliti recidivanti,
spesso derivanti da situazioni non trattate adeguatamente in epoca infantile.
Importante evitare terapie antibiotiche superflue o non specifiche tali da
indurre fenomeni di resistenza batterica, oggi sempre più diffusi, nei casi di
semplice mal di gola non associato a faringotonsillite in atto. Fondamentale
affidarsi allo specialista otorinolaringoiatra per la diagnosi e la impostazione
terapeutica corretta, nei casi acuti e nelle ricorrenze frequenti, anche per la
valutazione di una eventuale indicazione chirurgica, finalizzata nell'adulto ad
evitare complicanze come l'ascesso peritonsillare.
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