
Curare la sordità
Al giorno
d'oggi praticamente tutte le tipologie di sordità possono essere curate in
maniera efficace, restituendo al paziente la possibilità di ascoltare i discorsi
dei propri cari e tutti i suoni ambientali.
I bimbi nati
sordi (circa 1/1000), inoltre, una volta sottoposti a diagnosi precoce, possono
essere trattati con strategie terapeutiche tali da consentire loro di apprendere
regolarmente il linguaggio. Fondamentale però la diagnosi entro i primi mesi di
vita ed un trattamento precoce.
Nel paziente
affetto da ipoacusia
dal
grado
lieve
al
grado medio-grave è
importante giungere ad una diagnosi precisa con le metodiche cliniche e
strumentali più appropriate, in modo da sottoporre il paziente alla terapia
otomicrochirurgica o protesica più adeguata.

L'ipoacusia
non trattabile chirurgicamente
può essere affrontata
con approcci protesici avanzati
con protesi moderne
digitali miniaturizzate che consentono risultati eccellenti.
Il paziente
che per controindicazioni mediche
(otiti esterne
recidivanti ed altre condizioni patologiche dell'orecchio esterno e medio) o per
motivi estetici non è in grado di tollerare le protesi tradizionali, può e ssere
trattato chirurgicamente con le protesi impiantabili. Si tratta di dispositivi
tecnologicamente avanzati, frutto della ricerca degli ultimi anni, che
consentono di ottenere risultati analoghi a quelli ottenibili con le protesi
esterne
attraverso un intervento di otomicrochirurgia che consente di posizionarle
all'interno dell'orecchio.
Nei casi di
ipoacusia grave o profonda nei quali tutte le strategie protesiche tradizionali
non hanno alcuna utilità o utilità molto limitata, oltre che nei bambini nati
con sordità profonda, è possibile ricorrere all'impianto cocleare, detto anche
orecchio bionico.

Esso
sostituisce la
coclea, cioè l'organo
che trasforma le onde sonore in impulso nervoso, e converte i suoni in stimoli
elettrici che attivano
direttamente il nervo acustico. La parte impiantabile è disposta con procedura
chirurgica sotto la pelle dietro l'orecchio, con un prolungamento con una serie
di elettrodi che viene inserito all'interno della coclea.
Il processore esterno si posiziona come una protesi normale sull'orecchio. I due
sistemi comunicano tra loro con radiofrequenze. Il processore esterno trasforma
i suoni dell'ambiente esterno, attraverso un codice specifico, in segnali
elettrici che vengono trasmessi alla parte interna. Quest'ultima, attraverso gli
elettrodi posizionati all'interno della coclea, li trasmette direttamente alle
vie uditive del sistema nervoso centrale, determinando le sensazioni sonore.
video esplicativo
versione apple

L''orecchio
bionico permette oramai a migliaia di adulti sordi di riprendere una vita
sociale sostanzialmente normale ed a migliaia di bambini nati sordi di non
divenire degli invalidi per tutta la vita.
L'impianto
cocleare, novità degli ultimi 15-20 anni che ha consentito di ottenere il primo
e solo organo di senso sostituibile con un ausilio elettronico, è diventato una
realtà anche a Potenza dal 2004 e nel 2011, per la prima volta al sud Italia, è
stato inoltre eseguito un impianto cocleare ibrido, una evoluzione dell'impianto
cocleare tradizionale, destinato a pazienti con residui uditivi sulle basse
frequenze (per approfondimenti si veda sezione news)
|